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MUCAM

Museo della Castagna a Montella

Montella
40°50′42″N 15°01′08″E

Brief
Recuperare il piano terra di Palazzo Capone, edificio di fine ‘800 nel centro storico del comune di Montella (Av).

Soluzione
Progettare un museo multimediale e sensoriale destinato a promuovere e far conoscere la Castagna IGP di Montella.

Concept
L’idea principale del progetto è stata di rendere partecipi i visitatori del museo di un territorio, un contesto e una storia che insieme raccontano un prodotto di eccellenza: la castagna IGP di Montella (Av).

Abbiamo realizzato un percorso museografico multimediale che stimola i cinque sensi del visitatore, una completa immersione sensoriale che lascia alla fine del percorso un sicuro e vivido ricordo di questa esperienza.
L’idea architettonica ha ridistribuito gli spazi del piano terra, 250 mq circa, secondo un percorso lineare che potesse essere funzionale all’allestimento stesso. Gli ambienti originari erano disposti attorno alla corte interna dell’edificio: abbiamo deciso di aprire una serie di vani tra le sale e creare un percorso parallelo alla corte che parte dalla prima sala destinata all’accoglienza e attraversa le cinque sale dell’udito, della vista, dell’olfatto, del tatto e del gusto e giunge fino alla fine del percorso museale.
In questo modo lo spazio e le funzioni sono stati “creati” dal percorso e non viceversa. Tale percorso è il tres d’union tra lo spazio esterno e quello interno; è il “tappeto” che accompagna il visitatore attraverso le sei sale.

Il visitatore è accompagnato nel racconto da un nastro che attraversa l’edificio sia a terra sia al soffitto.

Per il pavimento abbiamo utilizzato la breccia irpina, una pietra calcarea naturale estratta e lavorata a non molti km di distanza, che è la stessa utilizzata a fine 800 per pavimentare la corte, le stalle e la scala monumentale del palazzo. Un legame storico che ha indirizzato nella scelta del materiale.

Per il soffitto l’elemento continuo del nastro è di legno di castagno invecchiato che contiene le tecnologie che danno vita alle esposizioni multimediali. Un elemento che, in perfetta corrispondenza con il tappeto di pietra, allunga gli spazi creando movimenti netti all’interno delle sale e “sfondando” la staticità dei luoghi.

Questi non sono ambienti per stare, bisogna muoversi, seguire, attraversare, per giungere alla fine e scoprire cosa si è visto.

Così come la pietra ha creato il legame storico con il contesto/palazzo, allo stesso modo il legno di castagno, utilizzato per rivestire il nastro, ha salvato e preservato la “memoria” della pianta, dei boschi, delle montagne, i luoghi natii della Castagna di Montella.

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